Gli ingredienti tipici della cucina giapponese sono tanti e variegati tra di loro. Ce n’è davvero per tutti i gusti per soddisfare ogni tipo di esigenza e accontentare anche i palati più difficili. Si passa dai sapore amari a quelli agrodolci o salati e tra questi possiamo trovare tutta una serie di altre sfumature. Insomma anche per quanto riguarda gli ingredienti, la cucina giapponese mostra di essere variegata e fantasiosa. Scopriamo insieme le materie prime che sono alla base delle pietanze più conosciute e di quelle che almeno una volta vale la pena assaggiare.
Cucina Giapponese, ingredienti tipici
La salsa di soia è, senza ombra di dubbio, uno degli ingredienti più gettonati in cucina. Si ottiene dalla fermentazione dei fagioli di soia e del grano e si usa per la preparazione di numerose pietanze. Esistono diversi tipi di salsa di soia: dalla Koikuchi alla Usukuchi, dalla Tamari alla Shyro senza dimenticare la salsa Saishikomi. Ognuna ha un sapore differente dalle altre. Tra gli ingredienti tipici della cucina giapponese troviamo anche l’alga nori, spesso utilizzata per la preparazione del ramen che è in assoluto uno dei piatti più amati. Ha molte proprietà benefiche: non solo gustosa ma anche salutare. Un’altra alga molto usata è il Kombu: la sua funzione è quella di smorzare e addolcire ingredienti e preparazioni. L’alga kombu, se bollita insieme al katsuobushi, dà origine al dashi, brodo della cucina giapponese che è in assoluto uno degli ingredienti più utilizzati.
Un altro ingrediente importante è il miso che, proprio insieme al dashi, viene utilizzato per la preparazione delle zuppe. E’ una pasta di fagioli di soia fermentati: gusto delicato e molto apprezzato da tutti! Tra le erbette, ecco lo shiso, pianta aromatica simile alla menta, usata come base per decorare i piatti. Ha la stessa funzione la senape giapponese, usata per le decorazioni e per impreziosire le pietanze. Si chiama karashi ed è davvero ottima.
E come dimenticare il tofu, conosciuto in Italia da chi ama la cucina vegana e vegetariana? Dall’alto contenuto proteico, è usato moltissimo anche in Giappone. Avete mai sentito parlare, poi, dell’anko? Si tratta di una gustosa e salutare marmellata di fagioli azuki che è alla base anche di moltissimi dolci della tradizione al pari dell’azuki, fagiolo di color porpora che viene usato per la realizzazione del dorayaki e di altri gustosi dolci giapponesi.
Non possiamo poi non menzionare il panko ovvero il pangrattato giapponese più grossolano di quello che si usa generalmente nella cucina occidentale e che è l’ingrediente base per la preparazione di gustose fritture. Molto usato per impreziosire i piatti tipici del Giappone è anche il sakè. Altro non è che un vino ottenuto dal riso che molti bevono anche da solo ma che spesso viene anche usato per insaporire i piatti perché dona loro un gusto molto particolare. Così come il mirin, ottenuto dalla fermentazione del riso glutinoso: simile al sakè ma dal sapore più dolce. Viene anch’esso usato per insaporire le più svariate pietanze ed è quindi un ottimo alleato in cucina.