Avete mai sentito parlare dello yuzu? Questo superfood giapponese ha moltissime proprietà benefiche e per questo motivo è particolarmente utilizzato nella cucina del Sol Levante. Si tratta di un agrume molto aromatico, probabilmente una specie di incrocio tra il mandarino e il papeda. Le sue origini affondano nell’Asia Orientale e sono antichissime: si pensa infatti che lo yuzu sia nato in Cina o in Tibet più di duemila anni fa e solo in un secondo momento sia stato poi trapiantato in Giappone dove ora viene coltivato intensivamente, specialmente sull’isola di Shikok. Di colore giallo acceso, ricorda vagamente il più comune limone ma il suo sapore è diverso.
Yuzu, dove cresce
Come detto, a oggi questo agrume viene coltivato in tutto il Giappone ma è soprattutto l’isola di Shikok a ospitarne moltissime piante. La pianta è molto robusta e predilige la vicinanza a corsi d’acqua. E’ in grado di resistere anche a temperature molto fredde. I suoi frutti raggiungono il massimo della loro maturazione da ottobre a dicembre e hanno una buccia spessa e irregolare (non liscia come quella dei limoni) di colore giallo tendente al verde e molto profumata.
Yuzu, le proprietà benefiche
Le virtù di questo frutto sono moltissime, ecco perché viene considerato a tutti gli effetti un superfood. Lo yuzu contiene antiossidanti naturali, ottimi per contrastare l’invecchiamento naturale. E’ inoltre ricco di polifenoli e di vitamina C, utile a rafforzare il sistema immunitario e prevenire in inverno influenza e raffreddore, due malanni tipici della stagione fredda. Sempre grazie al mix tra polifenoli e vitamine, lo yuzu si rivela molto efficace come antinfiammatorio, anti-age, antibatterico e antitumorale.
Ancora, aiuta a preservare la vista e il sistema cardiocircolatorio e si afferma dunque come un vero e proprio alleato per la salute. Contiene anche una buona dose di minerali: calcio, ferro, fosforo, magnesio, manganese, potassio, selenio, rame e zinco. Ottimo da consumare al naturale, può essere utilizzato anche per la preparazione di gustose spremute. Ancora, gli oli essenziali ottenuti dallo yuzu vengono anche molto utilizzati per l’aromaterapia con ottimi risultati ma anche per preparare creme e maschere per il corpo e rendere la pelle decisamente più elastica e nutrita più a fondo liberandola dai radicali liberi che sono alla base del suo invecchiamento.
Lo yuzu nella cucina giapponese
Il sapore di questo agrume, fortemente acido, lo rende anche un ottimo alleato in cucina, soprattutto per la preparazione di dolci. In Giappone, ma anche in molti paesi d’Europa, viene usato in pasticceria per insaporire macarons, pasta frolla o per bagnare il pan di spagna. Il succo ha anche proprietà conservanti (come il succo di limone) ed addensanti e viene usato anche per condire il pesce o le insalate. A volte viene usato anche per la preparazione di gustosi cocktail. C’è da dire che in Italia questo agrume non si trova quasi da nessuna parte. La sua coltivazione, infatti, non avviene su larga scala e non raggiunge alcuni paesi, tra cui il nostro. Tra settembre e novembre si può provare però a trovarlo in alcuni negozi di alimenti asiatici.
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